La carta degli investimenti


Il Marocco nel 1995 ha adottato una Carta degli investimenti che costituisce, da allora, la legge quadro che regola l’attività di chi vuole investire nel Paese. Le misure previste dalla Carta puntano a facilitare gli investimenti:


  • Ripartizione e l’alleggerimento del carico fiscale come nel caso delle operazioni di acquisizione di attrezzatura materiali beni e terreni necessari alla realizzazione dell’investimento;
  • Minore imposte sui redditi e gli utili;
  • Adozione di regime fiscale preferenziale a favore dello sviluppo regionale;
  • Il rafforzamento delle garanzie accordate agli investitori facilitando le procedure in materia di fiscalità nazionale e locale;
  • La promozione delle piazze finanziarie offshore, delle zone franche d’esportazione e del regime del deposito industriale franco;
  • Semplificazione delle procedure amministrative relativa agli investimenti;
  • Aumento delle garanzie accordate agli investitori.

La Carta prevede altri vantaggi a livello di tassa di registrazione, in particolar modo:

  • Esonero per gli atti di acquisizione di terreni destinati alla realizzazione del progetto d’investimento;
  • Applicazione di un tasso del 2,5 % per gli atti di acquisizione che fanno riferimento a quanto previsto dallo Stato in materia di promozione degli investimenti.

La lettera reale


Alla Carta degli investimenti si accompagna l’azione che ordina all’amministrazione di esaminare, in un arco di tempo fissato in massimo di due mesi, i progetti dell’investimento. Tra le principali misure di ammorbidimento adottate dai Poteri Pubblici, è opportuno segnalare:


  • La liberalizzazione della regolamentazione dei cambi;
  • L’operazione d’investimento non è sottoposta ad alcuna autorizzazione preliminare;
  • La rimozione dell’obbligo legato alla nazionalizzazione degli investimenti;
  • Il capitale di una società commerciale può essere detenuto nella sua totalità o in parte da stranieri;
  • Soppressione della licenza d’esportazione, il tetto massimo dei dazi è fissato al 10 % per i beni di equipaggiamento, i materiali e le attrezzature, così come per i loro accessori e pezzi di ricambio; inoltre per tali prodotti è stato soppresso il Prelievo Fiscale all’Importazione ;
  • L’insieme delle imposte sui cespiti è stato rielaborato e raggruppato in un’Imposta Generale sui Redditi “IGR” e un’imposta sulle Società “IS” per quanto riguarda la fiscalità diretta, ed una Tassa sul Valore Aggiunto “TVA” per la fiscalità indiretta;
  • La liberalizzazione del sistema finanziario e bancario.
  • Accordi e convenzioni fiscali, accordi di protezione reciproca degli investimenti, così come accordi di cooperazione e di partenariato. Sono garantiti il trasferimento degli utili, le rendite e il ricavo derivante dalla liquidazione degli investimenti.

Il clima degli investimenti


Grazie alla sua economia liberale, alle sue potenzialità economiche, alla qualità del suo capitale umano, alle sue notevoli performances nel settore industriale come in altre attività di produzione e di servizio, il Marocco può già contare su un importante potenziale in vista di una collaborazione efficace tra gli operatori interni ed esteri mediante la valorizzazione degli scambi commerciali, delle regole di subappalto, degli investimenti in compartecipazione, e della cooperazione tecnica. In tal senso appare determinante l’impegno continuo dei Poteri Pubblici per rendere il clima degli investimenti ancor più invitante attraverso:


  • incentivazione alle iniziative private;
  • misure di incitamento instaurate dalla Carta degli investimenti;
  • liberalizzazione degli scambi;
  • semplificazione delle procedure;
  • ammorbidimento della regolamentazione dei cambi;
  • promozione delle esportazioni;
  • infrastrutture d’accoglienza e di comunicazione, assistenza tecnica agli investitori; etc.

A quanto indicato si accompagna l’adozione regolare di altre misure in favore dell’espansione delle attività d’esportazione quali i vantaggi promozionali, fiscali, di dogana, bancari e di garanzia.